ISCRIVITI

Maria Grazia Floris
31/05/2011

Condividi su:

Starnini; potenziare subito l’assistenza sanitaria

Torna l’allarme sanità nelle carceri italiane. L’SOS arriva da Giulio Starnini, direttore di reparto dell’ospedale Belcolle di Viterbo. “Secondo un’indagine di Gfk Eurisko – afferma Starnini che è anche consigliere nazionale della Società italiana di medicina e sanità penitenziaria – su un totale di 1.300 detenuti testati in 25 carceri, il 62% necessita di una terapia medica”.

Secondo Starnini, il 28% dei detenuti è affetto da malattie infettive come l’epatite. È proprio questo dato a preoccupare di più per il rischio contagio che queste persone potrebbero scatenare, non tanto in carcere, ma una volta tornate in libertà. “È necessario potenziare l’assistenza sanitaria alle persone detenute per garantire un trattamento adeguato a tutti coloro i quali ne necessitino”, aggiunge il medico. “Solo metà dei detenuti affetti da epatite C – dice ancora Starnini –  vengono subito messi in terapia e, fra questi, un quarto non accetta di
curarsi. Un terzo, inoltre, sospende la cura prima del previsto. Quindi, su 100 detenuti con epatite C, 74 quelli che non seguono la terapia”. “L’epidemia – precisa Roberto Monarca, consigliere Simspe con delega alle malattie infettive – si diffonde anche perché il detenuto talvolta preferisce rifiutare le cure in carcere sperando così di usufruire della legge per essere trasferito in ospedale, in comunità o magari in liberta”.

Nel documento di indirizzo 2007-8, Simspe Onlus suggerisce di affrontareseriamente questa problematica ricorrendo alla riconversione e al potenziamento dei centri clinici presenti nelle varie strutture penitenziarie.
Il carcere di Viterbo non fa eccezione a questa regola, anche Mammagialla necessita di una particolare attenzione dal punto di vista sanitario e, vista la contiguità con il reparto di medicina protetta di Belcolle, necessiterebbe sicuramente di un reparto speciale destinato al trattamento dei detenuti affetti da problemi clinici cronici, reparto che ancora non esiste.

Maria Grazia Floris
Author: Maria Grazia Floris

Medico chirurgo

Iscriviti per accedere a eventi e contenuti riservati ai soci